Melaleuca alternifolia (Immagine di pubblico dominio; fonte: Wikimedia Commons; autore: Tangopaso)
Sono passati ormai molti anni da quando imparai a conoscere le virtù dell’Olio Essenziale del Tea Tree.
Accadde per caso. Una piccola ferita e un’amica erborista mi diede quest’olio essenziale per disinfettarmi. Incuriosita le chiesi lumi e come suo stile mi raccontò la storia e le virtù di questo olio.
Passarono gli anni e il Tea Tree divenne una presenza costante nel mio cassetto dei medicamenti.
Non solo si rivelò un buon disinfettante per piccole ferite ma anche un valido e veloce cicatrizzante. Lo consigliai anche a mio Padre, solito a sviluppare degli herpes simplex mostruosi, e ne rimase stupefatto apostrofandolo “miracoloso”!
Lo utilizzai aggiungendolo al sapone intimo, sullo spazzolino da denti per rallentare la formazione dell’odioso tartaro, su quelle punture d’insetti che tendono a fare piccole infezioni nonché sulle scottature di vario genere, (acqua, olio e latte naturalmente bollenti!|) che mi sono procurata sui fornelli: non solo non comparvero le odiose bolle ma non rimase alcun segno a ricordare il doloroso evento.
Da questa serie di esperienze personali nacque la curiosità di saperne di più che desidero condividere con voi.
Il nome botanico del Tea Tree è Melaleuca alternifolia. È un albero originario dell’Australia orientale e precisamente lo si trova lungo la costa settentrionale e nelle zone adiacenti del Nuovo Galles del Sud. Cresce lungo i ruscelli e le paludi e tende a dominare l’habitat in cui cresce e vive.
L’albero può arrivare a una altezza di 2-3 metri; ha foglie lineari lunghe dai 10 ai 35 mm; i fiori sono di colore bianco e sono riuniti in grappoli della lunghezza variabile dai 3 ai 5 cm.
La Melaleuca alternifolia fu battezzato Tea Tree ( albero del te) da James Cook[1]. Sembra che Cook ed il suo equipaggio per rispettare la tradizione inglese del te usassero le foglie di questo albero per preparare l’infuso ignorando completamente le proprietà terapeutiche delle foglie stesse.
Non erano altrettanto ignari delle virtù della Melaleuca gli aborigeni australiani. Anzitutto la corteccia, essendo resistente all’acqua, veniva impiegata sia per la costruzione di piccole imbarcazioni sia per la costruzione di utensili. La popolazione indigena conosceva molto bene anche le proprietà curative delle foglie di quest’albero. Gli aborigeni utilizzavano le foglie del Tea Tree, macerate in acqua, contro la tosse, il mal di testa, ferite e lesioni di vario genere della pelle. Oltre che macerate le foglie venivano pestate e applicate sulla zona dolente mediante impacchi d’argilla.
Con la conquista dei territori australiani molto della cultura indigena andò perduto, come del resto toccò alla cultura di tutte le altre popolazioni conquistate dagli europei. Solo per citarne alcune ricordiamo gli Aztechi, gli Incas, gli Amerindiani. Questo comportò la perdita quasi totale della sapienza medica autoctona tra cui l’utilizzo del Tea Tree.
Non tutto però fu perso.
A causa della lontananza dalle Madre Patria ben presto le scorte dei medicinali in dotazione agli equipaggi britannici si esaurirono furono pertanto costretti ad utilizzare le conoscenze terapeutiche dei nativi. I marinai più lungimiranti annotarono le metodiche che giunsero così fino a noi.
Oramai non ci stupiamo più quando mettiamo a confronto l’antico sapere con le conferme che vengono date dalla moderna scienza.
La conoscenza, fin dai tempi antichi, delle virtù terapeutiche di molte piante sono state confermate da studi scientifici e questo è accaduto anche per la Melaleuca alternifolia.
L’Olio essenziale di Tea Tree contiene ben 48 composti organici: questo spiega come sia possibile che questo olio sia utile in una casistica tanto ampia di problematiche.
Come già anticipato, riportando la mia personale esperienza, in apertura dell’articolo, l’olio essenziale risulta avere le seguenti proprietà: antibatterico, antimicotico, antifungino, antivirale, antibiotico ha inoltre proprietà deodoranti.
Oltre agli utilizzi già elencati altri se ne possono aggiungere: ad esempio fare dei gargarismi in caso di mal di gola o risciacqui orali in caso di infiammazioni gengivali o della mucosa orale utilizzando una soluzione composta da 10 gocce di olio in mezzo bicchiere d’acqua; oppure veicolare due/tre gocce di olio in una dose di crema per i piedi per rallentare o sconfiggere la formazione dei cosiddetti “duroni”; può essere utile anche nella micosi nota come il piede d’atleta o per le micosi ungueali; diluito nello shampoo è utile per sconfiggere la forfora.
La crema con una concentrazione di Tea Tree pari al 5% è molto utile in caso di scottature causate da una prolungata e a volte selvaggia esposizione al sole.
Un altro utile impiego lo abbiamo in caso di malattie da raffreddamento. Massaggiare il petto e la schiena a livello dei polmoni con l’olio aiuta a respirare meglio; può essere impiegato anche nei suffumigi al posto dell’olio essenziale dell’eucalipto.
Come possiamo agevolmente capire si tratta di un rimedio veramente efficiente e molto utilizzato in naturopatia.
Dalla sua scoperta è stato utilizzato via via sempre più fino ai primi decenni del XX° secolo quando con la moderna scoperta degli antibiotici il Tea Tree Oil è stato “declassato” al rango di “rimedio della nonna”.
Con l’abuso di questi nuovi farmaci e la comparsa di batteri resistenti agli antibiotici l’olio essenziale di Tea Tree è stato riscoperto e sottoposto a nuovi e ulteriori studi.
Nessun stupore quindi se in un prossimo futuro assisteremo a un massiccio impiego di quest’olio essenziale.
[1] James Cook: esploratore, navigatore e cartografo britannico. Realizzò il primo contatto con l’Australia sbarcando sulla costa orientale dell’Australia oggi conosciuta con il nome di Nuovo Galles del Sud. (tratto da Wikipedia)
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